L’ultima
compagna Benvenuta
ultima
compagna ti
accolgo festosamente è
un momento preciso fine
di una lunga attesa ti
porgo la mano e il saluto una
mano sicura e tranquilla sguardo
del mio viso sereno stringimi
la mano con
forza e calore avvolgi
con il tuo mantello il
mio corpo nudo libero
dalle maschere nato
da argilla e fango svanire
nella polvere la
mia ultima dimora libero
da croste e nodi fagotti
della coscienza riconciliata
con l’io, il sé e
il mondo Vieni
vicina, ultima mia compagna concedimi
la tua attenzione osserva
i miei occhi fari
che illuminano spazio
di gioia senti
le parole melodiose labbra
incise di serenità rispondono
alla tua presenza Benvenuta
la
mia ultima compagna acconsenti
alle mie orecchie di
gustare l’ultimo respiro brano
che conclude la
fine di un’esistenza che
canta l’ultima
partenza sublime su
un Buraq* con
le ali. |
Il cielo di LampedusaLampedusa,
una
notte come tante notte
fonda e chiara le
stelle e la luna fanno
compagnia ad una
nave solitaria Nel
Mare del Mediterraneo viaggiano
senza bussola giovani
solitari carichi
di coraggio tasche
piene di speranza Nel
Mare del Mediterraneo i
coralli ed i pesci in
silenzio riposano testimoni
di un viaggio verso
mete sconosciute Nel
Mare del Mediterraneo le
luci della città timidamente controllano
il silenzio Lampedusa,
è
alba presto galleggiano
in mezzo al mare frammenti
di vita testimonianze
di un viaggio finito
male oggi
non approderà sulle tue sponde l’onda
umana che spesso si
riversa su di te ma
non temere, l’onda ritorna. Sempre. |
* Descritta,
nell’Islam, come cavallo alato, con il volto umano e occhi
scintillanti come
stelle. Il Profeta Mohammed fece il suo viaggio notturno nei cieli
cavalcando
la giumenta Buraq.